Mercato immobiliare Uffici 2021

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Nel primo semestre 2020 il settore immobiliare ad uso ufficio è stato caratterizzato da un trend positivo, in leggera crescita rispetto agli anni precedenti.

Milano spicca su tutte le altre città analizzate, con un canone prime registrato nelle zone centrali di 585 €/mq/anno. Il nuovo centro direzionale in zona Porta Garibaldi si conferma una piazza molto ambita, con un canone di locazione annuo corrispondente a 450 € al metro quadro. Roma registra il canone massimo in centro (415 €/mq/anno), cresciuto di circa il 12% negli ultimi due anni.


Nelle zone centrali delle altre città Italiane emergono i valori di
Firenze (325 €/mq/anno), Bologna (240 €/mq/anno) e Torino (210 €/mq/anno).

Per quanto riguarda il tempo di vacancy, senza considerare Milano e Roma,
caratterizzate da valori più bassi rispetto alle altre città italiane prese in esame, la
media registrata nelle zone centrali, è di 9,9 mesi, mentre nelle aree periferiche arriva a 16 mesi.

Quadro Generale per Macrozona. Fonte World Capital

Tabella riassuntiva changes coworking

Nel panorama immobiliare della compravendita o affitto c’è un cospicuo numero di immobili ad uso ufficio che risulta di difficile collocazione sul mercato.


Le cause sono diverse, tra queste la crisi economica degli ultimi anni. Questa ha prodotto un incremento di spazi lavorativi, uffici, poco attraenti per gli investitori per via delle mutate caratteristiche economiche.


Questa riduzione della richiesta di spazi per uffici ha creato un numero sempre maggiore di unità immobiliari o addirittura interi stabili da collocare sul mercato in affitto o vendita.


Una possibile soluzione per la crisi del settore sembra essere un nuovo modo di pensare lo spazio ufficio; il Coworking o il business center.

Noi di Changes ci occupiamo proprio di questo, offrire il know how necessario per trasformare con successo un ufficio vuoto e di difficile collocazione sul mercato in una ottima prospettiva di business.

Scopri di più visitando il nostro sito.

Alla prossima,

Giorgio Cappelli