In questo articolo parliamo di come un ristorante cowoking possa essere una soluzione ottimale per unire food business e remote working. Gli affitti degli uffici costano cari per le tasche di tanti giovani professionisti ele nuove piccolissime aziende create dai ragazzi spesso non possono permettersi i costi di un ufficio. Quindi come fare ad avere uno spazio di lavoro? La risposta è già arrivata da tempo con il concetto del coworking.
Si tratta di una forma di condivisione dell’ambiente di lavoro da parte di varie figure, spesso giovani professionisti, che pur lavorando nello stesso spazio mantengono una attività indipendente. .
Insieme si dividono un affitto che così pesa meno, e magari trovano anche il modo di collaborare, in sinergia, in qualche opportunità di business.
Per alcuni ragazzi però, perfino questa formula può risultare troppo complicata od onerosa (bisogna pur sempre mantenere un affitto mensile), e in base a questa riflessione è stata (ri)scoperta, anche in Italia, la formula degli Ziberflat russi, i bar dove non paghi quello che consumi, ma il tempo.
Alcuni esempi di questa formula ibrida sono:
- https://cstm.haus/newyork/
- http://www.cosycorner.work/
- https://cafezen.paris/espaces-de-travail
- https://www.blendbayridge.com/
Cosa serve per aprire un corner coworking all’interno del proprio ristorante?
- In primis un ambiente confortevole, ben illuminato e con sedute comode;
- una linea a banda larga, meglio se fibra e potente;
- una stampante da mettere a disposizione dei coworker
- uno spazio dedicato se il ristorante è aperto anche a pranzo,
- prese di corrente comode alle varie postazioni dedicate.
A livello burocratico serve fare una variazione nello statuto della propria società per inserire anche il codice ATECO dell’attività di coworking.
Vale la pena aprire un coworking all’interno del proprio ristorante? Facciamo qualche conto.
Quello che il cliente paga nel caso di un coworking non sono i pasti, o almeno non solo, ma è il tempo. I locali che abbiamo analizzato a livello europeo e Nord America che abbiamo riportato nel precedente paragrafo chiedono tariffe di 4 Euro per la prima ora e di 3 per le ore successive ( ma è possibile sottoscrivere contratti mensili o annuali). In questi locali c’è spesso anche un piccolo buffet gratuito a disposizione (quasi come nelle lounge degli aeroporti) che spesso comprende anche tè, caffè e cappuccino.
Proviamo a fare un po’ di conti.
Ipotizzando un flusso di 30 clienti/fruitori per 4 ore l’uno; con le tariffe che abbiamo visto farebbe 13€ l’uno.
Totale 390€ al giorno, quindi circa 7800€ al mese per 20 giorni di apertura mensile. A cui naturalmente si sommano le consumazioni che i vari coworker effettueranno dalla cucine del ristorante per cui è facile ipotizzare un introito aggiuntivo rispetto all’attività classica ristorativa di circa 10.000 € al mese.
Il valore aggiunto di Changes Coworking nel lancio di questo progetto.
L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire degli spunti operativi sulla validità del business ristorante coworking, è altresì vero che magari se la tua attività è la ristorazione magari potresti non avere tutte le competenze necessarie per rendere veramente remunerativa questa attività.
- Sai già quanto investire in marketing e quali canali utilizzare?
- Sei in grado di fare una analisi di mercato in grado di defire il piano d’azione e tariffario per essere competitivo sul territorio?
- Hai una rete o un portale in cui inserisci i tuoi spazi e la possibilità di prenotarli on line?
Se ti va di approfondire questa tematica a questo link potrai approfondire come Changes coworking ti può aiutare a realizzare questa diversificazione di business
Alla prossima,
Giorgio Cappelli