Tips di marketing per coworking

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Il marketing per un coworking deve riflettere accuratamente il tuo spazio, la tua comunità e i tuoi valori. 

Sappiamo che si può essere tentati di eludere un po’ i dettagli quando si tratta di marketing, soprattutto quando si è appena agli inizi. Che il tuo spazio sia appena aperto oppure storico, comunicare in modo coerente ti aiuterà a portare le persone giuste nel tuo spazio di coworking e ti assicurerà di soddisfare le aspettative dei tuoi membri sin dall’inizio.

Probabilmente siamo tutti consapevoli che la pubblicità e il marketing hanno una reputazione negativa. Essendo io stesso un appassionato di marketing, ne ho contezza! I community manager a volte fanno affermazioni imprecise o fuorvianti, per ottenere una vendita in più. Per non incorrere in questo errore occorre avere un team di professionisti o un Brand forte alle spalle che aiuti il community manager ad offrire una comunicazione corretta ed efficace.

Quelle che seguono sono alcune indicazioni che tendiamo a confondere quando si tratta di marketing pr coworking. Offro anche alcuni spunti che manterranno il tuo marketing accurato e probabilmente faranno innamorare i potenziali membri del tuo Brand.

“Abbiamo una connessione Wi-Fi super veloce”

Se la hai, è fantastico! Tuttavia, è più efficace dire alle persone qual è effettivamente la tua velocità di Internet .

Fai conoscere ai potenziali clienti la tua velocità di download e upload. Sarà un elemento di differenziazione per tutti i potenziali membri che continuano a leggere di “wifi super veloce” su altri spazi di lavoro della zona.

In alternativa, se la velocità del tuo wifi non è niente di che, forse potresti dare un’occhiata per vedere se puoi fare contratti di service più in linea alle esigenze dei tuoi membri! Ovviamente, se la velocità di Internet non è importante per i tuoi coworker perché sei più uno spazio artistico, forse non parlarne è anche meglio.

Ma una cosa sicuramente vale, se pubblicizzi “wifi super veloce” e hai solo una connessione a 25 Mbps per 30 persone, quei potenziali membri molto probabilmente non si iscriveranno. E se lo fanno, le loro aspettative non saranno soddisfatte, il che non è un ottimo inizio e il contratto difficilmente diverrà di lunga durata.

“Abbiamo partner noti”

Avere un partner noto, come il tuo comune o la regione, un acceleratore di startup, una società di investimento o un grande marchio è un eccellente valore aggiunto per i potenziali membri. Può essere la chiave di volta per aiutarti a ottenere aziende più grandi che scelgono il tuo coworking.

L’unico problema si verifica quando non è proprio così che stanno le cose. Queste affermazioni tendono a rientrare nella categoria delle esagerazioni, non delle vere e proprie notizie false.

Ad esempio, alcuni spazi affermano che Google è un partner perché si sono iscritti a un programma di affiliazione che consente ai membri di ottenere crediti pubblicitari gratuiti o altri vantaggi. Il problema con questo genere di affermazioni è che sembra che Google sia effettivamente coinvolto nel tuo spazio, cosa che molto probabilmente non è (a meno che non lo sia, il che è fantastico!).

Un altro esempio è dire che il tuo comune è un partner nello spazio perché ha utilizzato l’aula meeting per un singolo evento. Sfortunatamente, non è proprio vero. La partnership era solo per quell’evento, non per sempre.

La strada migliore è riuscire a coinvolgere partner reali. Non devono essere per forza grandi. Potrebbe essere il panificio dietro l’angolo che si occupa dei pranzi dei membri. I veri partner parlano di te ad altre persone, il che amplia ulteriormente la tua portata di advertising.

Se desideri sviluppare partnership all’interno del tuo spazio di lavoro, dai un’occhiata al discorso di Mike LaRosa qui . Christoph Fahle di Betahaus, ha illustrato al meglio come creare un programma di partnership. Ecco le diapositive che utilizza per presentare l’approccio Betahaus.

“Sarai più produttivo”

Non ci sono ancora dati certi per quanto riguarda l’impatto del coworking sulla produttività. Dalla mia esperienza, la produttività negli spazi di coworking è molto variabile. Può dipendere dallo spazio, dalla comunità, dall’atmosfera o dalla tolleranza di un individuo alle distrazioni. Alcuni giorni sono molto produttivo nel mio spazio di coworking. Altri giorni non lo sono.

Ma una cosa è certa al 100%. Le distrazioni visive e uditive sono molto presenti nella maggior parte degli spazi di coworking, in particolare negli spazi open space. E tutte le distrazioni influiscono sulla produttività.

L’approccio migliore è: “Non sappiamo se sarai produttivo qui. Dipende da te. Ma crediamo che ti sentirai più responsabile lavorando nella nostra comunità e la responsabilità è sempre un bene per la produttività”.

“Sarai più creativo”

L’affermazione sulla creatività non è dissimile dal punto precedente sulla produttività. Anche gli ambienti che distraggono possono essere terribili per la creatività. I creativi tendono a richiedere periodi di silenzio senza distrazioni visive. Ovviamente non sempre, ma almeno occasionalmente. Ciò significa che se il tuo spazio non ha spazi flessibili semi-privati, è improbabile che la tua proposta di maggiore creatività sia all’altezza delle aspettative dei tuoi membri.

In questo caso, l’approccio più accurato sarebbe quello di dire “lasciati ispirare da altri creativi che condividono questa esperienza di coworking”. Supponendo che tu abbia una comunità di creativi, questo è un grande vantaggio. Connettersi con altre persone creative è una grande fonte di creatività!

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Giorgio Cappelli